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Tentazioni nella notte - Parte 4
by quarantino1000
Iniziarono a camminare insieme, mano nella mano, con Fabio che ogni tanto le palpava il culo con fermezza. Mario li seguiva a pochi passi di distanza, osservando la scena con un misto di incredulità ed emozione.
Il percorso verso casa di Fabio era breve ma ogni passo sembrava carico di tensione. Elena si sentiva viva, e la presa di Fabio sul sedere la faceva sentire al sicuro e al tempo stesso elettrizzata. I loro sguardi si incrociavano, e un sorriso si allargava sul volto di entrambi. Fabio decise di rendere la cosa ancora più piccante, alzandole il vestito a metà culo, svelando così un perizoma molto striminzito e facendola esibire così sfrontatamente davanti al marito. E la baciò di nuovo, con un bacio osceno.
Arrivati davanti alla porta di casa, Fabio si fermò e si voltò verso di loro.
Ecco, siamo arrivati,
disse, aprendo la porta e invitandoli a entrare.
Spero che vi piaccia,
aggiunse, mentre Elena si guardava intorno, notando l'atmosfera intima e accogliente dell'appartamento arredato in maniera lussuosa, con luci soffuse e un profumo di legno che aleggiava nell'aria.
È bello,
commentò, mentre Mario era lì, ma rimaneva un'ombra sullo sfondo di un incontro che prometteva di essere indimenticabile. La mano di Fabio continuava a stringere il suo corpo.
Fabio chiuse la porta dietro di loro, Elena si sentì un po' nervosa, ma la presenza di Mario, seppur silente, le dava anche una certa sicurezza.
Resta qui,
ordinò Fabio, mentre si avvicinava al frigorifero.
Vuoi qualcosa da bere?
. Il tono di Fabio varcata la soglia di casa mutò con evidenza, come se la porta non separasse solo il mondo esterno da quello intimo, ma anche le maniere galanti da quelle molto più decise di un uomo dominante.
Un bicchiere di vino, grazie,
rispose Elena, cercando di mantenere la calma. Fabio aprì una bottiglia di rosso e versò tre calici, il primo lo diede a Mario che ringraziò a bassa voce, poi tornò da lei, porgendole il bicchiere con un gesto deciso.
Bevi,
disse, con un tono che non ammetteva repliche. Elena sollevò il bicchiere e sorseggiò, sentendo il calore del vino scorrere dentro di lei.
La conversazione ricominciò in modo un po' imbarazzato, anche Mario ne fu coinvolto, ma Fabio prese presto il controllo. Raccontò storie su come aveva ottenuto alcuni oggetti esposti nella libreria, mentre Elena lo ascoltava, affascinata e divertita. Ma c'era qualcosa nel modo in cui lui parlava, un'energia dominante che la faceva sentire sia attratta che un po' intimidita.
Mi piace il tuo stile,
disse Fabio, cambiando argomento e avvicinandosi a lei.
Sei diversa dalle altre.
La sua mano si posò sulla schiena di Elena, spingendola leggermente verso di lui. “Non vedi l’ora di essere libera, è evidente”.
Grazie,
rispose lei, cercando di mantenere la sua indipendenza, ma sentendo il battito del cuore accelerare.
Non sei qui per fare la timida,
continuò Fabio, il suo sguardo intenso.
Voglio che tu ti diverta.
Elena annuì, ma non riusciva a nascondere un sorriso nervoso.
E come pensi di farmi divertire?
si lasciò scappare.
Fabio si avvicinò ancora di più, il suo viso a pochi centimetri dal suo.
Lascia che te lo mostri,
disse, la voce bassa e sicura. In un attimo, si chinò e la baciò, ma non era un bacio dolce; era deciso, quasi possessivo. Mario stava osservando in silenzio, ma con una crescente eccitazione.
Mentre Elena si lasciava andare a quel momento, sentì la tensione crescere. Era un'esperienza nuova, e mentre si baciavano e mentre lui iniziava a toccargli il seno con vigore, il mondo esterno sembrava svanire.
Fabio continuava a toccare e baciare Elena con un'intensità che la faceva sentire vulnerabile, ma anche eccitata, non c’erano dubbi che fosse molto bagnata.
Sei pronta a divertirti davvero? In un modo in cui non lo hai mai fatto?
le chiese, un sorriso malizioso sulle labbra. “Posso farlo?” rivolgendosi a Mario che diede un cenno di assenso col capo, consapevole che il suo parere era ormai del tutto ininfluente.
Elena lo guardò, un misto di eccitazione e nervosismo.
Cosa intendi fare?
chiese, cercando di mantenere un tono di sfida.
Lascia che te lo mostri,
rispose Fabio, avvicinandosi ancora di più. Con un gesto deciso ma lento, le abbasso la minigonna, lasciandola in perizoma. Nel frattempo, Mario, che si era sistemato in un angolo della stanza, guardava la scena con occhi sgranati. Non poteva credere a ciò che stava accadendo. La sua mente era in subbuglio, cercando di capire se fosse reale o solo frutto della sua immaginazione. La cosa che aveva sempre desiderato, senza farne accenno mai a nessuno, neppure a sua moglie, stava accadendo davanti ai suoi occhi. E lui non poteva più fermarla.
Fabio continuò a spogliare Elena.
Non avere paura,
le disse, mentre le toglieva lentamente la maglietta.
Questo è solo l'inizio.
. Lei rimase in reggiseno e lui le infilò un dito dentro per giocare coi capezzoli decisamente induriti. Fabio rise e si voltò verso Mario, il suo sguardo sfidante.
Non ti dispiace, vero?
chiese, quasi divertito dalla situazione.
Sei solo un osservatore stasera.
Mario, bloccato in un angolo, non sapeva come reagire.
Io... non vi preoccupate… Sinceramente mi sto eccitando…
balbettò, ma la sua voce si perse nel crescente clima di intimità e audacia tra Fabio ed Elena.
Non preoccuparti,
rispose Fabio, con un tono che non ammetteva obiezioni.
Goditi lo spettacolo.
Elena, sentendo la pressione e l'energia dominante di Fabio, si abbandonò completamente al momento.
Elena si trovava al centro dell'attenzione, il suo corpo luminoso sotto le luci soffuse dell'appartamento. Fabio le slacciò il reggiseno, si spostò di un metro per fissarla, per studiarla. Aveva una figura slanciata e tonica, frutto di ore di cura personale. I suoi capelli, lunghi e ondulati, incorniciavano il viso, scendendo sulle spalle con un'aria di naturalezza. E’ un bel seno disegnato e sodo.
Fabio la osservava con uno sguardo intenso, notando ogni dettaglio. La pelle di Elena era liscia e luminosa, con un leggero colorito che parlava di vita sana. I suoi occhi, grandi e penetranti, riflettevano una miscela di curiosità e determinazione, mentre le labbra, piene e ben disegnate, sembravano pronte a pronunciare parole di sfida o desiderio.
Le curve dei suoi fianchi si armonizzavano con le linee eleganti delle sue gambe, che si allungavano con grazia fino ai piedi, rendendola visivamente affascinante.
Mentre Fabio la scrutava, Elena percepiva la sua presenza dominante, un'energia che la faceva sentire viva. Era come se ogni movimento, ogni respiro fosse amplificato dall'attenzione di lui. In quel momento, non era solo il suo fisico a essere esposto, ma anche la sua essenza, e Fabio lo sapeva bene.
Fabio, con uno sguardo deciso e autoritario, si avvicinò ulteriormente a Elena. Con un tono fermo, le disse:
Inginocchiati.
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