Resort in Jamaica 2
by oiboVu: 93 fois Commentaires 3 Date: 16-12-2024 Langue :

Tutte cose che non conoscevo, forse perché non ho l’uomo giusto. Da qui partì con altri racconti della sua vita. Un giorno decisi di contare con quanti cazzi sarei andata in quella settimana. Il martedì nel pomeriggio davanti ad uno sprizt una collega mi presento’ un organizzatore di sfilate di milano, lavorava molto quell’anno e facendomi l’occhietto mi sottolineo che non lo dovevamo perdere, così ci facemmo invitare in un ristorantino e poi a casa sua a bere qualcosa. Si aiutava e stava sempre in tiro, ci distrusse a tutte e due insieme.
Il mercoledì ci fu una sveltina nel bagno prima della sfilata con il coordinatore, e a mezzanotte tutte a casa dello stilista a festeggiare la riuscita. Noi eravamo una decina di modelle, lì trovammo una quindicina di loro amici che ci aspettavano, si ci aspettavano perché tempo 2 minuti già si trombava sui divani, qui senza esagerare ne presi una decina con le repliche e qualche doppia. Giovedì ho avuto un incontro tet a tet con il solito imprenditore . Il venerdì ci sono sempre le prove e cenetta con sarti stilisti e imprenditore, sabato sfilata e orgetta finale in qualche villa. Mentre Lucilla parlava, io accarezzavo con la crema le due patate e tenevo il conto, ero arrivato a 26. come se non bastasse spesso telefonava un imprenditore al coordinatore con specifiche richieste, >Laura chiese: che tipo di richieste se gli concedevate tutto?
Questa era la mia vita frenetica, più cazzi che sfilate. Laura la abbracciò dandole un bacio sulla guancia, io per rompere un po' quell’aria di tristezza che stava salendo dissi: we, gustatevi questo massaggino e godiamoci la vacanza. Continuai il massaggio per altri 10 minuti e come finito, mi alzai per andare a lavarmi le mani, erano tutte e due nel dormiveglia, così senza far rumore mi sdraiai al loro fianco e presi sonno anche io. Verso le 5 mi svegliai, nella penombra non mi resi conto che eravamo in tre avevo accanto a me i più bei culi della jamaica, mi feci una domnda: ma da quanto tempo è che non faccio l’amore con mia moglie? Veramente non lo pensai, ma la dissi a mezza bocca. Lara mi rispose: da 2 giorni scemotto , vieni qui. Mi sdraiai dal suo lato e iniziammo a pomiciare. Mentre Lara me lo prese in bocca io aprii il cassetto del comodino e mi presi una di quelle pasticchette, sai non si sa mai, ma il movimento svegliò Lucilla che si spostò ponendosi sull’orlo del letto. Noi pensavamo che volesse dormire, ma stava meditando se andar via a no. Così Lara che capì al volo la situazione la prese per mano e tirandola a se le disse: dai vieni qui aiutami a consolare questo gelosone. Mi girai sul letto mettendo i piedi sui cuscini e avevo il pisello tra le loro bocche mentre le patate a portata di mano e lingua. Erano tutte belle incremate, le mie dita scivolavano dentro che era un amore e iniziarono ad arrivare i primi gemiti. Arrapatissimo mi giro e salgo sopra Laura, inizio a pomparla mentre Lucilla teneva una mano sui miei testicoli e con l’altra si masturbava. Come raggiunse l’orgasmo Laura, mi dedicai a Lucilla sempre in missionaria, mi avvolse con le sue gambe e non mi mollò fino alla fine, mentre veniva le innondai la fica. Me lo prese subito in bocca ripulendolo alla perfezione passandolo a Laura che trovandoselo bello duro davanti al naso, i giocò un pochino per poi mettersi a pecora chiedendomi di incularla. Non vedevo l’ora, Lucilla ci sdraiò al fianco di Lara per masturbarsi e io la feci godere con il culo. Il tempo trascorreva, Lucilla ci salutò ringraziandoci per l’ospitalità e andò anche lei a prepararsi per la gita di 6 giorni in barca. Sul pulmino che ci conduceva al porticciolo ci incontrammo con gli altri, Angela restò in piedi per quel breve tragitto, un chilometro e mezzo, saltellava qua e la era molto euforica, prima di scendere si voltò e disse alle ragazze: tra un po' vi presenterò Ysmael. Arrivati davanti allo yhact accanto la passerella trovammo il capitano il cuoco il mozzo e due cameriere. I ragazzi lasciatemelo dire , diamo a cesare quel che è di cesare, dei bei fustacchioni come direbbe Lara, le ragazze stupende, forse era tutto abbinato al tipo di yhact. Era un riva 88 folgore un 27 metri x 6,30 una vera bomba di tecnologia. A mano a mano che scorrevamo la scaletta ci salutarono con una stretta di mano, Angela che fu la prima, strinze la mano a tutti ma quando tocco a Ysmael gli saltò in braccio abbracciandoselo per poi tastargli il pacco dicendo: ciao pisellone. Scoppiammo tutti a ridere. I ragazzi pensarono alla sistemazione dei bagagli mentre le ragazze ci fecero accomodare in un mega salotto appena superata la vetrata di ingresso. Brindisi di benvenuto e mentre ci indicano le rispettive cabine sentiamo mollare gli ormeggi. Dopo circa mezz’ora ritorniamo tutti in quel favoloso salotto ma all’appello mancava Angela, così quatti quatti andammo alla ricerca del ponte comando. Li scovammo al ponte superiore, bei salottini con un bel tavolo e davanti al tavolo questo divano che permetteva di spostare la spalliera a secondo il lato dove veniva usato perché dall’altro c’era tutta la strumentazione per pilotare. Così trovammo Angela a pecora aggrappata al timone e in comandante che la stantuffava alla grande,
la nostra presenza non li infastidì, anzi li stuzzicava. Assistemmo alla scena di lui che stava per venire, Angela si girò per prenderselo in bocca e rimanemmo tutti sbalorditi. Aveva un pisello asinino, sui 23 ma 17 di diametro se non di più. Angela riusciva solo ad appoggiare la bocca spalancata alla cappella che era mostruosa peggio di un fungo, punta un po' piatta e la corolla molto più larga dell’asta. Venne tantissimo che Angela si aiutò con le mani a coppa per continuare a leccarselo dopo. Laura e lucilla avevano la mano sulla loro passera e già pregustavano quel fallo. Angela andò a sciacquarsi in bagno e torno per raccontare soprattutto alle ragazze i pregi di Ysmael. Decantava quella cappella come una mano santa per la sua patata, sentirsi quell’asta e quel cappellone che oltre a dilatarti, la corolla così larga ti accarezzava in modo sublime. Dopo il racconto, ci ripassammo le regole di bordo, ovvero: in coperta si può stare nudi e fare sesso, i ragazzi e le ragazze sono sempre a disposizione e senza limiti, anche fuori si può stare nudi ma sempre se non ci sono barche nelle vicinanze, mentre se si stà a prendere il sole è concesso anche se ancorati. Nel frattempo Angela spiegò alle ragazze che il capitano era inesauribile, in un giorno riusciva a venire 545 volte in modo abbondante per le buongustaie, e mentre lei continuava a descrivere arrivarono le due cameriere con dei costumini arrapanti a portarci del te. Appena che si erano liberate le mani dai vassoi io feci cenno ad una di loro se poteva sedersi al mio fianco, annuì e mi fece un bel sorriso, Laura e Lucilla erano andate a tastare con mano il comandante. Lara seduta accanto al timone aveva iniziato a incremarsi la patata, le sue intenzioni erano chiare, mentre Lucilla aveva già calato i pantaloncini e cercava di ciucciarlo. Teo che era li con noi bevve il suo te e sparì, qualcosa non andava tra i due? Il comandante chiese scusandosi a Lucilla di fermarsi un attimo, indossò i suoi pantaloncini diede il timone al mozzo al piano di sotto e con aria sospettosa sparì. Tempo 15 minuti torno con l’altro marinaio che scortavano Teo. Lo misero a sedere davanti a noi e ci informò che al primo porto lo avrebbero sbarcato, avvisato il resort che sarebbero passati a prenderlo. Continuò dicendo che per 1grammo di droga gli avrebbero sequestrato la barca e 5 famiglie si sarebbero trovate in mezzo alla strada e che nessuno gli avrebbe dato più lavoro. Lucilla scattò come una molla verso teo insultandolo e per fortuna che intervenì il marinaio per bloccarla. Eravamo all’altezza di yallahs Lieve sosta, trovammo una macchina ad aspettarci, i marinai lo accompagnarono con tutte le valige e ripartimmo. Il comandante si scusò per l’interruzione, e vista la situazione non c’era più quell’atmosfera per poter continuare quei giochetti, tanto è vero che noi rimanemmo pietrificati sui divani. Le cameriere ci invitarono nel salottto in coperta tutti, visto che stava imbrunendo e quell’arietta fresca ti faceva venire la pelle d’oca, ci avvisarono che tempo 30 minuti avrebbero servito la cena e che il comandante si scusava per non presenziarla xchè doveva rimanere al timone per recuperare il tempo perso. Mangiammo divinamente tutto a base di pesce e verdure locali che non conoscevo, e notammo che a capo tavola vi erano le portate del comandante coperte, noi finimmo con un bella bottiglia di rum lasciataci a disposizione sul tavolo, il marinaio caricò le portate del comandante su di un gran vassoio e chiedendoci scusa disse che le avrebbe portate al boss, quando Lucilla e Lara si alzarono di scatto dicendo: ma non può essere che mangi da solo, così Lara si mise in tasca la sua cremina, indossarono un maglioncino tutte e due e aiutò Lucilla al trasporto dei vassoi. Il cuoco e marinaio sparirono e comparsero le due cameriere che avvisarono che il comandante si era spostato nella sala di comando in coperta e dopo aver sparecchiato velocemente ci accesero la tv e si sederono ai nostri fianchi. Angela si stava finendo di gustare il rum Luca prese a giocare con la ragazza mentre la ragazza con l’altra mano intratteneva anche Angela. La mia vicina iniziò a giocare con il mio pisello, dire esperta è dir poco, mi mise subito in tiro, anche perché mi ero già preso la pasticchetta, volevo fare una crociera a base di sesso a go go. Me lo prese in bocca tenendo la testa ferma e sentivo forti succhioni alternati, poi mi salì e iniziò la sua cavalcata avevo quelle tettine, una terza scarsa ca com bei capezzoli e le sue chiappe tra le mani che seguivano il suo ritmo. Continuammo così per una quindicina di minuti, poi mi venne la curiosità di andare a vedere di là cosa succedeva, così dicendolo alla ragazza, lei rise e facendomi segno di far silenzio mi prese per mano e andammo. Come entrammo prendemmo posto al divanetto laterale, leggermente dietro, c’era poca luce e di color blu, il boss aveva finito di mangiare e ora Lucilla di stava dando il dolce, su un bel pompino a due mani mentre Lara aveva preso il comando del timone, in effetti con un po' più di luce fuori non si vedeva nulla. C’era una bella luna che rispecchiava, e la ragazza riprese dopo un pompino a risaltellare sul mio cazzo, vedere Lucilla alle prese con quel cazzo e Laura a mezzo metro che si era tolta i pantaloncini, sventolava quel culetto stando attaccata al timone e teneva sempre d’occhio la bussola.
Come lucilla lo preparò ci si sedette e cominciò a cavalcarlo, come gli entrò ebbe subito un’orgasmo, stupendo film che mi portò su di giri, la ragazza cambiò posizione dandomi le spalle, io con una mano le stropicciavo una tetta e con l’altra le massaggiavo la fichetta. Il boss non resistette tanto, forse il pompino a due mani è stato più lungo del solito e venne tra le labbra di Lucilla, è lì che lo volle. 2 minuti di riposo, vedo che si prende un’altra pasticchetta il boss, e , lucilla prende il posto di Lara e viceversa. Come si inginocchiò davanti a lui prendendolo in mano esclamò: quanto è grosso. E iniziò a leccarlo dalle palle poi lungo l’asta per poi dedicarsi a quella enorme cappella, leccava e succhiava di gusto si sentiva dai rumori che emetteva. Io intanto guardavo con discrezione ma mi dedicavo alla ragazzetta che da come era si clinò in avanti mettendosi a pecora sul pavimento di legno ed io dietro di lei, avevo preso un ritmo forte e veloce dovevo scaricarmi quanto prima. Anche la ragazza quando mi sentì vibrare, si sfilò e voltandosi se lo prese tutto in bocca bevendoselo, ci riaccomodammo sul divano come due fidanzatini che si coccolano. Avevo il mio pisello tra le mani della ragazza ma i versi che faceva Lara erano quelli che mi eccitavano, Lucilla al timone voltandosi vide sparire la Cappella di quel cazzo in bocca a Laura, con un sorriso disse: che troia che sei. Ebbi subito un’erezione, la ragazza lo capì ma non disse nulla anzi, capì la situazione e mi diede un bacio stringendosi al mio petto. Laura la vidi alzarsi mettersi a cavalcioni sul boss e scendere piano piano, da quello che disse Lucilla capii che se lo era preso tutto, : che troia. Sentii: mamma quanto è grosso, ma è bello. E iniziò il suo saliscendi molto lentamente. Le sue parole i suoi gemiti mi mandavano in disibilio. Vidi che il ritmo piano piano aumentava, la sua fica si stava abituando a quella misura. Rimasero così fino all’orgasmo di lui, lara ne aveva avuti 4 o 5 e anche lei se lo volle bere tutto. Il comandante riprese il comando mentre Lucilla e Lara avvinghiate l’una all’altra si assopirono sul divano, io eccitato come non mai, presi la ragazza alla missionaria, la pompai come un forsennato per poi metterla a pecorina e assaggiai per la sua gioia il culetto. Qui mi si scatenò, le piaceva molto prenderlo lì, contrabbatteva alle mie pompate in modo energico e questo mi mandò su di giri, 3 minuti e le riempio il culetto di sborra. Lei tampona con la mano si alza e dicendo sorry sgattaiola verso il bagno. Nel frattempo istauro un dialogo con il boss che mi informa che tempo 30 minuti saremo a Port Morant dove ci fermeremo per la notte, poi si complimenta con me per la prestazione con la ragazza, e mi chiese: si fa venire in bocca da te bevendo tutto? Si gli risposi. È come pensavo, le ragazze bevono solo quando sono soddisfatte e attratte dal partner e tu l’hai comquistata. Bè, gli rispondo: anche tu le hai conquistate tutte e tre, si ma per via del sapore, io dopo ogni rapporto prendo queste pasticche che aumentano la produzione di seme dandole un buon gusto che le donne apprezzano e aumenta la virilità altrimenti non reggerei il ritmo. Inizia le manovre di ormeggio, io lo saluto abbraccio Lara e Lucilla incamminandoci nelle camere. Lucilla ci chiese di dormire con noi, e accettammo felici, le vedevo nude a gambe aperte mentre si incremavano, io ero ancora sotto effetto della pasticca, mi calai i pantaloncini e feci l’amore con Lara, dopo quei 15 minuti presi anche Lucilla e poi ci addormentammo. Alle 5 bussarono alla porta, entrò Angela completamente nuda e da come aveva la patata lucida, era anche ben lubrificata. Si sedette sul letto proponendo a Lara e Lucilla un paio d’ore di sesso sfrenato con il comandante e i due marinai, scattarono come molle in piedi si incremarono per bene e uscirono, io alzai il telefono interno e chiamai una ragazza se per cortesia mi raggiungesse. Venne la stessa di ieri sera, ci abbracciammo sdraiati sul letto, la pasticca la presi prima di telefonare, e i suoi strofinamenti mi avevano portato già su , scesi con la bocca sulla sua fica, era già bagnata la leccai diligentemente e scrupolosamente e dopo il suo primo orgasmo ci entrai prima lentamente per aumentare progressivamente, si avevo anche io voglia di fare un po' di sesso selvaggio. Le alzai le gambe sopra le mie spalle e gli diedi giù di brutto, come la sentivo venire cambiavo posizione, ora era a pecora quel culetto era da sogno, pompavo selvaggiamente e lei contraccambiava tirandomi a lei con una mano che prendeva il mio fianco, per poi sdraiarmi facendomi cavalcare. Una vera amazzone da letto, stavo per venire quando lei lo uscì per prenderselo tutto in bocca, se lo ingoiò per poi iniziare a leccare tutta la cappella e l’asta. Si sdraiò per metà sopra di me e ci restammo per qualche minuto, intanto giungevano dalla stanza del comandante rumori facilmente individuabili, era in atto una vera e propria orgia con le nostre donne, e spesso qualche strillo per qualche penetrazione brusca. La ragazza mi propose un caffè, io risposi si, lei mi prese per mano e facendomi segno di far silenzio ci incamminammo per il corridoio ma prima mi aprì leggermete la porta del boss per farmi vedere, una scena arrapantissima, un groviglio di corpi bianche e neri uno su l’altra, bocche aperte per il godimento, in quel momento Lucilla stava facendo una doppia con i marinai,
Laura a pecora si prendeva il boss ed era lei che ogni tanto strillava e Angela in piedi sul letto che porgeva la sua fica a Lucilla che leccava. Richiudemmo e andammo in cucina, trovate le cialde, la macchinetta era pronta, La ragazza portò le due tazzine sul tavolinetto del divano, lo sorseggiammo per poi baciarci. La sdraiai sul divano e iniziai a leccarle la fica, era bagnatissima , mi ci lavai tutto il viso per poi farmela salire sopra. Altra cavalcata selvaggia, la tenevo per i fianchi e assecondavo il suo ritmo, questa ragazza mi manda al manicomio, mora capelli lunghi e molto folti, occhi neri, una terza scarsa di seno e un culetto a mandolino da sballo. Come la sentii venire ci alzammo e la presi seduta sul lavandino, per poi metterla sdraiata sul tavolo per rileccarla ed in fine a 90 gradi con il busto sul tavolo e lì me la inculai di brutto. Anche questa sborrata se la prese in bocca. Nonostante la lontananza dalla vicina orgia, anche da qui si sentivano i gemiti e strilletti.
Mancava un’altra oretta e saremmo dovuti sbarcare per la gita, presi per mano la ragazza per ritornare in camera quando lei mi propose se volevo chiamare anche la sua amica e farlo in tre, la abbracciai le diedi un bacio in fronte dicendole che mi bastava lei. Mentre ci incamminavamo ci fermammo davanti la cabina del boss che era socchiusa, la aprimmo e trovai Luca seduto davanti al letto che si godeva lo spettacolo, ora stavano tutte e tre alla missionaria e ognuna con il proprio cazzo dentro, La ragazza mi fece cenno se volevamo entrare e sederci sul divanetto accanto al letto, le dissi di no e che saremmo andati di là io e lei tra due minuti, perché nel frattempo mi accorsi che Lara si stava facendo scopare dal boss e quel cazzo scivolava benissimo, ma mentre mi stavo voltando, la vedo salirci sopra e impalarsi di brutto, il boss la teneva per le chiappe allargandogliele e sussurando qualcosa che non capii ma vidi, il Marinaio che era li accanto uscì dalla fica di Angela e si avvicinò al culo di Lara, aspettavo lo strillo che non ci fu, ma la vidi girar la testa verso di me e mandandomi un bacio gridò a mezza voce_: amore mi sfondaaaaaaaa, godooooooo, è bellissimo, è la terza volta che lo facciamo, sempre più bello, ti amo, mandandomi un’altro bacio, Luca si stava segando alla grande. Uscimmo e ci sdraiammo nella nostra stanza, ero eccitatissimo e la presi a pecora inculandola. Continuammo con un lunghissimo 69 per poi finire alla missionaria. Come venimmo mi prese per mano e mi portò sotto la doccia e mentre l’acqua scorreva ci facemmo un’altra pecorina con quel culetto. Ci insaponammo per poi sciacquarci e raggiungemmo l’altra ragazza che in cucina stava preparando la colazione a tutti, Lei mi voleva seduto sul divano, ma le ho volute aiutare e non vi dico le loro facce, parlicchiavano tra di loro e ogni tanto l’altra accarezzava il viso di chi aveva passato l’alba con me. Era felice per lei. Ci raggiunsero anche gli altri, le donne nude i marinai già in divisa , pantaloncini e maglietta come anche il comandante. Latte caffè uova becon miele marmellata succo di arancia e molta frutta. E così tornammo nelle rispettive cabine, Lara si sdraiò sul letto con un profondo sospiro, spalancando le braccia in segno di invito e mi abbracciò fortissimo, io le sussurrai: poi mi racconti quello che hai fatto, lei rispose: amore, di tutto di più , ma ora mettimi tanta di quella cremina che ne ho bisogno. E ci ribaciammo.
( continua )