Il primo bull
by Simoncina77Gesehen: 1109 Mal Kommentare 7 Date: 18-10-2024 Sprache:
E così è stato, sono bastate le mie parole
sono la tua troia, scopami forte
ed è cambiata la marcia, da prezioso e delicato si è trasformato in...
Da tempo ne parlavamo ma senza dar molto peso, poi ci siamo iscritti al sito e da lì tutto è iniziato.
Abbiamo contattato un tizio, quello che più ci sembrava affine a noi, data la nostra inesperienza.
Ci siamo accordati per andare a casa sua, mi sono vestita sexy, per fare una bella impressione.
Dopo dei preliminari discorsivi dapprima generici e poi sempre più intriganti e inerenti alla situazione mi sono trovata la sua mano sulle cosce, sotto la gonna, un primo sussulto ho avuto sia per il fatto che era la prima volta di un qualcosa di particolare sia del fatto che avevo il marito in fianco.
Mio marito si è accorto di questo mio irrigidimento e mi ha tranquillizzata subito e incoraggiata baciandomi e dicendomi di non fermarmi e rilassarmi.
Ho aperto un po' le gambe, agevolando quella mano e quelle dita che erano alla ricerca di ciò che era protetto dalle mie, seppur piccole, mutandine.
Ho chiuso gli occhi e appoggiata allo schienale del divano, offrendo ancora di più lo spazio a quelle dita che nel frattempo mi avevano spostato le mutandine e si infilavano nella mia figa già bagnata per la situazione.
Il passaggio alla camera da letto è stato abbastanza rapido, mi ha fatto sedere sul letto e ha iniziato lentamente e dolcemente a spogliarmi, partendo dalle scarpe e ogni parte che scopriva veniva accarezzata e baciata.
Intanto che mi spogliava anche lui si spogliava, mi ha sfilato il reggiseno e i miei capezzoli erano già duri, mi facevano male, ma ha iniziato a succhiarmeli, entrambi, mordicchiandoli e la mia eccitazione saliva, la mia voglia saliva.
Mi ha sfilato le mutandine e aprendomi le gambe si è tuffato con la lingua dentro la mia figa bagnata, vergognosamente bagnata.
Poi si è messo in ginocchio vicino alla mia faccia, scoprendo un cazzo di tutto rispetto, mi ha preso dietro la testa e mi ha infilato in bocca quello strumento di piacere muovendosi come se mi stesse scopando.
Da quel momento mi sono sciolta completamente e tutto è diventato un'escalation di piacere e voglia.
Mentre gli facevo un pompino, bagnandolo con la saliva e leccando ogni parte di quell'asta, lui mi stava masturbando portando la voglia di essere scopata sempre più incontrollabile.
Ho aperto ancora di più le gambe, le parole erano inerenti alla situazione e aiutavano ancora di più ad alimentare la voglia di sentirlo dentro di me.
Si è spostato davanti a me, mi ha preso le gambe all'altezza delle ginocchia e con una mano ha infilato il suo durissimo attrezzo nella mia bagnatissima e gocciolante figa.
Mi ha penetrata molto lentamente, senza infilarlo tutto, stava aspettando che io gli dicessi qualcosa.
E così è stato, sono bastate le mie parole
sono la tua troia, scopami forte
ed è cambiata la marcia, da prezioso e delicato si è trasformato in un toro che mi stava sbattendo con forza, come piace a me, con quella delicata violenza che serve, i suoi colpi li sentivo vibrare fino alla schiena.
Mi ha girata e messa alla pecorina, con la figa aperta dalle sue mani, mi ha infilato quel che sembrava non finire mai, sempre lentamente e poi sempre più veloce facendomi urlare di piacere.
Non so quante volte mi ha fatto venire, so che le lenzuola sembravano un lago, ormai ero scatenata, non più imbarazzata, ma coinvolta in un uragano di piacere che sembrava non passasse mai il tempo del mio piacere.
Non so e non m'interessa sapere se fosse naturale perché gli piacevo, oppure se indotta dai farmaci la sua erezione, ma mi stavo godendo quei momenti, fra urla di piacere, parole a tema, e soprattutto penetrata da un cazzo che non voleva smettere di entrare e uscire dalla mia figa fradicia.
Si è tolto il preservativo ed è tornato vicino alla mia faccia, infilandomi di nuovo il cazzo in bocca, stavolta ero ancora di più vogliosa e passionale mentre gli facevo quel pompino, volevo ringraziarlo di come mi aveva scopata, di come mi aveva trattata con vigore, il suo sapore era buono, non era fastidioso, le prime goccioline del suo cazzo si mischiavano alla mia saliva fino a quando mi ha riempito la faccia del suo seme.
Ho lasciato che quel liquido bianco colasse dalla mia faccia, intanto che cercavo di riprendermi e capire cosa fosse successo, tornare in possesso delle mie azioni e incrociare gli occhi di mio marito che mi aveva regalato tutto ciò, intanto che mi porgeva qualcosa per asciugarmi.
Non ho la sensazione del tempo, da quanto mi stava scopando, ma in quel momento ho capito il significato della parola
BULL
.
E questo è stato il mio inizio, non certo la fine.