LA PLAYLIST
by jennieivanGesehen: 298 Mal Kommentare 1 Date: 22-05-2024 Sprache:
La playlist andava avanti senza fermarsi, le note di
Los Control
di Teddy Swims riecheggiavano nella stanza, la portafinestra era aperta coperta da una tenda bianca che svolazzava in aria creando dei disegni sul soffitto a volta. Fuori l'aria era calda solo un leggero vento la rinfrescava donando un po' di sollievo a tutti; in strada si udivano voci di passanti che erano impegnati in discorsi di politica. L'atmosfera in casa era molto serena soprattutto dopo aver bevuto un buon bicchiere di
Traminer del Trentino
. Il letto era perfettamente rifatto e presto le lenzuola avrebbero accolto i due amanti ignari di ciò che sarebbe successo. Due calici erano sul tavolino di fronte al divano e ogni tanto i due attingevano a quella fonte per raffreddare le loro lingue ormai calde e pieni di desiderio. Ogni tanto i loro occhi si incontravano e parlavano una lingua fino ad allora sconosciuta. I corpi ormai nudi si sfioravano con le dita, con la lingua e con gli occhi. Parlavano la stessa lingua senza pronunciare parola. Lui si faceva desiderare quando ad ogni sussulto di lei si allontanava per farle crescere il desiderio e affinché la vedesse completamente bagnata. Amava bere a quella fonte e non se ne sarebbe mai staccato finché lei avesse pronunciato la parola ANCORA. Lei amava farsi leccare la fica, lo preferiva al posto della penetrazione che considerava un completamento. Entrambi erano immersi in un limbo, risucchiati dal desiderio di trasmettersi tutto ciò che il loro cervello dettava e il corpo obbediva. In testa al letto vi erano due cuscini, i loro corpi di posizionarono in orizzontale lasciando fuori dal letto i loro piedi nel vuoto. Finalmente lei poteva leccare il suo pene in modo che lui la guardasse, sapeva che farsi guardare in questa occasione le procurava un godimento in più e lei lo faceva lentamente, soffermandosi prima sulla cappella e poi leccando il prepuzio all'interno in cerca del nettare che di lì a poco avrebbe bevuto. La sua lingua era calda e ad ogni suo passaggio sull'asta faceva irrorare più sangue nelle vene che si sollevavano ad ogni suo passaggio. I testicoli ormai turgidi provocavano un ulteriore irrigidimento ad ogni leccata di lei che a causa del forte desiderio aveva la salivazione elevata.
Era la volta di
Roxane
dei Police le note si udivano più lontane perché gli amanti si erano spostati in camera e il telefono era rimasto in sala. Erano sudati, bagnati nelle parti intime e non avevano nessuna intenzione di smettere non perché lo volessero, erano i loro corpi che lo chiedeva e loro obbedivano. Lui continuava a guardarla godere e gli piaceva vedere il corpo sussultare anche mentre non la sfiorava perché aveva fatto sesso con la sua mente e non solo con il suo corpo.
Improvvisamente lui sentí il desiderio di entrare dentro di lei e lo fece lentamente lasciando che lo sentisse tra le pareti della sua vagina che ormai gonfie dal desiderio lo fecero esplodere allagando la sua vagina dal nettare bianco che fuoriusciva e si infilava tra le grandi e piccole labbra che si erano discostate facendo posto al clitoride che veniva fuori come un pistillo dal suo fiore. I loro corpi giacevano vicini sul letto, le lenzuola erano intrise di tutti i loro umori prendevano fiato prima di ricominciare più vogliosi di prima.
FINE