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L'educazione sentimentale Cap. 3Una coppia “aperta” incontrata in un cinema a “luci rosse”


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L'educazione sentimentale Cap. 3Una coppia “aperta” incontrata in un cinema a “luci rosse”

by EnricoB
Gesehen: 797 Mal Kommentare 2 Date: 21-05-2024 Sprache: Language


Ricordando le mie frequentazioni dei cinema a “luci rosse”, una sera, nel cinema più elegante di Piazza dell’Esedra, ebbi un incontro che sarà molto determinante per la mia educazione sentimentale negli anni a seguire.
Io in genere in quei cinema mi mettevo in fondo alla platea e durane la proiezione mi masturbavo, sbottonando i pantaloni e tirando fuori il cazzo senza timore.
Se si avvicinava qualche omosessuale gli facevo intendere che non ero interessato e loro erano sempre gentili, non insistevano ed andavano a provare con qualcun altro. Poi in quegli ambienti gli omosessuali erano più o meno sempre gli stessi e conoscendomi ormai non venivo più neanche preso in considerazione!
Mi stavo masturbando lentamente per prolungare il piacere, con il cazzo teso, durissimo, la pelle tirata fino in fondo, la cappella turgida insalivata che brillava nella penombra, gustandomi una scena molto erotica del film. Probabilmente una fellatio o una penetrazione anale che mi ricordava qualche momento vissuto.
Ad un tratto mi accorsi che vicino a me si era seduta una coppia, Lei di fianco a me. Rimasi bloccato cercando di capire.
Erano sulla quarantina, eleganti tutti e due, Lei vestita in modo piuttosto provocante.
Lui iniziò subito ad accarezzarle le gambe scoprendole molto e notai che Lei indossava il reggicalze, indumento ormai desueto, superato da tempo dal collant ed indossato solo per provocare momenti erotici eccitanti, particolari!
.Ci spiammo reciprocamente per un paio di minuti, io riprendendo a masturbarmi lentamente e lui che la accarezzava tra le cosce, scoprendogliele sempre di più.
Non indossava le mutandine.
Nella penombra il mio cazzo grosso e tutto scappellato si notava bene ed io vedevo pure bene la sua fica nuda, pelosa, ora scoperta, incorniciata dal reggicalze e dalla balza delle calze.
Mentre sbirciavo la scena Lei si voltò appena e per un attimo incrociammo i nostri sguardi, forse sorridendoci.
Accostai la mia coscia alla sua e sentii che non solo non si ritraeva, ma rispondeva piacevolmente al mio contatto strusciando piano in su e giù la sua coscia contro la mia.
Ero eccitatissimo ed un poco confuso, ma incoraggiato dalla sua disponibilità mi girai verso di Lei iniziando a carezzarla insieme al suo lui tra le cosce, toccandole la fica.
Lei scivolò un poco sulla poltrona aprendo ancor più le cosce ed io senza quasi rendermene conto la penetrai piano con le dita.
Sentii la sua fregna bagnatissima e molto aperta.
Improvvisamente Lei allungò lamano tra le mie cosce stringendomi il cazzo, durissimo, dicendomi:
Tiralo fuori tutto, tira fuori anche le palle!
Mi sbottonai completamente i pantaloni calandoli leggermente, mente anche il suo lui si sbottonava i pantaloni e mostrava il cazzo già eccitato, discretamente grosso e duro.
Poi Lei iniziò a masturbarci insieme, uno per parte, uno per mano.
La situazione era oscena ed al tempo stesso eccitante da morire.
Lei con le cosce scoperte, il reggicalze e le calze provocanti, la fica pelosa che continuavamo a masturbare, le mie dita bagnate che luccicavano nella penombra, mentre cercavo il clitoride ed i nostri cazzi tesi che Lei stringeva e segava piano.
Un paio di uomini intanto si sedettero nella fila dietro di noi iniziando a spiarci e cercando di toccarle le tette, grosse ed un poco scoperte, allungando la mano.
Mi avvicinai per baciarla sul collo e Lei si voltò, anche questo non me lo aspettavo, avvicinando la sua bocca alla mia.
Ci baciammo succhiandoci le labbra ed intrecciando le lingue.
Poi si staccò da me e baciò in bocca il suo Lui, limonando e poi ancora me.
Altri si erano avvicinati per spiarci ma li ignoravamo completamente, era come se nella sala fossimo soli.
Continuammo così a lungo, fino all’esplosione improvvisa del nostro piacere di maschi. Quasi contemporanea, i nostri cazzi impazziti, gli schizzi di sperma lunghissimi e forti, copiosi, verso le poltrone della fila davanti a noi a colare!
Dio, lo ricordo benissimo ancora! Che piacere e che emozione!
Fu il mio vero battesimo del sesso con una coppia “aperta”!
Era tutta un’altra cosa, come eccitazione ed emozione, rispetto agli incontri con le coppie “aperte” che avevo avuto nella spiaggia nudista del campeggio in Croazia (l’allora Iugoslavia).
Ci riprendemmo piano, lentamente, cercando di allontanare gli altri, intorno a noi, che ora volevano toccarla, palparla, ripulimmo la sborra che colava sullo schienale della poltrona davanti a noi, rimettemmo a posto i nostri vestiti e mentre loro si alzavano, Lei mi fece segno di seguirli.
Usciti dal cinema, ci sedemmo al tavolino di un Bar sotto ai portici di Piazza dell’Esedra e ci presentammo.
Erano marito e moglie, nel seguito li ho frequentati per qualche anno ed avevano anche due figli. Abitavano in una località a sud di Roma dove Lei gestiva una scuola di ballo e lui faceva il custode del cimitero!
Mi aprirono al mondo degli “scambisti” o “swinger” e delle coppie “aperte”, mondo che conoscevo solo dalle riviste erotiche dove pubblicavano foto ed annunci per incontri e che, sinceramente, fino ad allora pensavo fossero in generale una finzione!
Con loro mi rividi al cinema diverse volte per qualche anno, in varie sale a “luci rosse” ed ogni volta i giochi furono più audaci, arrivando a leccarle la fica in ginocchio tra le sue cosce e Lei a succhiare il mio cazzo e quello del marito alternativamente bevendo infine il piacere di entrambi mostrandoci quanto godeva gustando la nostra crema calda, densa e copiosa.
In sala avevamo intorno sempre diversi guardoni, spesso anche la maschera e molti si masturbavano fino a venire.
Talvolta Lei permetteva a qualcun altro di partecipare ai nostri giochi: in genere erano giovani oppure uomini maturi, più grandi di Lei, che sapevano provocarla corteggiandola, palpandola e scoprendola in modo cortese ma deciso.
Era sempre Lei a decidere e li coinvolgeva in modo pure deciso, determinato, come aveva fatto con me la prima volta.
Nel cinema elegante di Piazza dell’Esedra andammo alcune volte nella toelette, che era pure elegante, con un grande antibagno, penetrandola da dietro, Lei china sulla fila dei lavabi, alla “pecorina”, il vestito sollevato, sempre con le autoreggenti o il reggicalze, lo slip mai indossato!
Anche nella toelette avevamo sempre intorno molti uomini di ogni età, che si masturbavano guardandoci e che volevano toccarla o le toccavano le cosce e le mammelle scoperte, quando lo permetteva.
Capitava che i loro schizzi di sborra le arrivassero sulle natiche e sulle cosce, colando sulle calze. Anche questo eccitava molto il marito, ma anche a Lei piaceva.
Il marito , come il Lui della coppia italiana incontrata in Croazia, godeva a penetrarla in fica dopo che già io avevo sborrato dentro di Lei, sborrandola poi dentro anche Lui quasi subito, per l’eccitazione ed il gran piacere che provava.
Con loro io non usai mai il profilattico, non so perché non mi chiesero mai di farlo, mentre con gli altri lo esigevano, anche nei giochi orali.
Tramite loro, conobbi altre coppie in quel periodo. Talvolta andammo anche in case private a fare i nostri giochi.
Alcune coppie le conoscevano già loro, altre le conoscemmo insieme al cinema o quando talvolta andavamo al laghetto dell’Eur, frequentato già allora da qualche coppia intrigante, singoli curiosi ed omosessuali.

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