ERZÄHLUNG TITEL: anniversario 
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by annalberto
Gesehen: 1370 Mal Kommentare 9 Date: 20-12-2021 Sprache: Language

Era il nostro 20 anniversario, decidemmo di passarlo l mare, ad Ospedaletti; un fine settimana di fine Agosto, noi soli, figlia a casa con la nonna. Lei per l’occasione era stata dal parrucchiere, capelli corti biondi color grano, l’estetista le aveva ripassato accuratamente la depilazione, non un pelo a cercarlo con la lente, come piace a noi. Decidemmo di andare a cena a Mentone, oltre confine, in una trattoria nella via centrale; lei si era messa una bella camicia bianca lievemente trasparente, sotto una gonnellina corta abbottonata davanti, che ormai non metteva più da anni, aveva provato vestiti tutto il pomeriggio . La gonnellina le stava un po’ stretta, , ma ha insistito per metterla lo stesso; era molto sexy, labbra rosse coi capelli biondi con grandi orecchini a morsetto le facevano la faccia da porca e le gambe lunghe scoperte sotto la mini erano risaltate dalle scarpe rosse tacco 12; sotto il nudo era di rigore, niente intimo ne sopra ne sotto. Uscimmo che era quasi sera, ma quella gonna stretta le dava fastidio al punto che non esitò a levarsela in auto mettendola sul sedile posteriore, la sua camicetta era diventata un miniabito, la guardo e lei sorridendo mi dice,… ti piaccio? Io in risposta… sei uno schianto ! Prende la gonnellina e le sfila la cintura mettendosela in vita dicendo … così va meglio, poi mi guarda sorridendo e mi dice … dimmelo, io le sorrido e le domando … lo hai fatto apposta? Lei mi sorride e mi abbraccia e ripete, dimmelo dai…. , faccio finta di non capire e le dico … ti amo, le mi bacia e mi dice … anch’io ti amo e adesso dimmelo per piacere; la guardo negli occhi e le dico … sei una porca, mi bacia con forza e poi … ancora dai, di più….. ed io sei una porca, una troia, una puttana…, lei eccitata gode pasticciandosi la figa con le dita mentre mi chiede di dirglielo ancora, che ha bisogno di sentirselo dire per sentirsi puttana, per essere la mia puttana quella sera; ho il cazzo gonfio, mentre guido lei me lo estrae dai calzoni e lo prende tutto in bocca spingendolo in gola, tenendolo li per un po’, mentre con una mano continua a smanettarsi con forza. Giunti a Mentone il tocco finale, Anna mi dimostra quanto sia porca quella sera, prima di scendere dall’auto sgancia un orecchino dal lobo dell’orecchio e se lo appende alle labbra della figa, un ciondolo tra le cosce in bella vista nell’apertura a spacco della camicia; quando cammina si vede il ciondolo tra le cosce con le labbra della figa in bella vista. Sono al culmine dell’eccitazione in un misto di vergogna ed il piacere di vederla così spudorata, ma l’imbrunire della sera ed il caos della città confondono la sua spregiudicatezza; la camicia miniabito le rende onore, vista da dietro è un miniabito a giro culo, da davanti l’apertura lascia intravedere molto di più, lei di tanto in tanto si copre con la borsetta. Passeggiamo per il centro tra le bancarelle, qualcuno se ne accorge e sbircia, la nostra eccitazione è alle stelle. Giunti al ristorante ci sediamo nei tavolini su strada, lei deve mettere il tovagliolo sulle gambe, ha il pube completamente scoperto la figa nuda è in bella vista, l’orecchino le scende sulla sedia; l’eccitazione è grande la scollatura è molto profonda e le sue grosse tette nude sono in bella vista fin sotto l’attaccatura lei si atteggia per far si che chi passa possa vedere, la sua faccia dice tutto, ha quello sguardo da troia delle grandi occasioni, è una situazione eccitante per entrambi. Finita la cena facciamo un giro tra le bancarelle, lei è porca e disinvolta, io ho il cazzo al limite della sborrata nei calzoni; ad una bancarella di dolciumi compre due ciupa ciupa giganti, lei lo mette in borsetta io lo scarto e lo metto in bocca, mi entra a malapena; le lancio uno sguardo, lei ha capito, entriamo in un portone, la faccio chinare in avanti e le infilo il grosso ciupa ciupa nel culo, le entra a fatica, ansima ma non dice nulla, ritorniamo in strada, camminiamo tra la gente eccitati raggiungendo la macchina al parcheggio. E’ in una stradina laterale poco illuminata, camminando le apro totalmente l’abitino camicia facendola restare seminuda, con le tette al vento , poi giunti alla macchina la spingo in avanti sul cofano scoprendole il culo, le sfilo il grosso ciupa ciupa dal culo mettendoglielo in bocca e le infilo dentro il mio cazzo durissimo sbattendola con forza; l’orecchino appeso alla figa sbatte contro la carrozzeria facendo rumore, le grosse tette sbattono sul cofano, mentre lei rantola dal piacere ed io svuoto i coglioni nel suo culo spalancato.
Non so se ci hanno visto o quanti ci hanno visti, ma sappiamo che abbiamo goduto al massimo entrambi.

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