Io, C e P
by baccanaleVisto: 516 veces Comentarios 3 Date: 02-07-2021 Idioma:
Questa di me, C e P è una storia vera…
C e P stanno insieme da qualche anno tutti e tre lavoriamo nella stessa grande azienda. C è bella, fisico perfetto, molto più giovane di P, ha occhi nocciola profondi e spauriti, P è un uomo di fascino, intelligente e sempre pronto a fare battute. Non ci conosciamo bene, so solo che lavorano in due aree diverse e non ho rapporti lavorativi con nessuno dei due.
Per errore un giorno mandai a C una email, dalla sua risposta intuii di starle simpatico e forse anche di piacergli.
Dopo quella email i nostri contatti si approfondirono, al punto da scambiarci i numeri di telefono, ma ogni volta che li incontravo insieme al bar o durante la pausa pranzo lei non faceva mai trasparire nulla della nostra “amicizia”, credevo per non urtare la suscettibilità di P che spesso (scherzando ovviamente) le faceva battute sui suoi invaghimenti.
Questa cosa mi aveva sempre incuriosito e avevo notato come lei mi guardava quando lui le faceva quelle battutine.
Una volta, mentre C mi raccontava per messaggio come aveva risposto a P riguardo una faccenda di rapporti di convivenza, io le risposi:
+ “certo sei proprio una ….stronza!”
“cosa stavi per scrivere…?”
+ “ ti stavo per scrivere che sei proprio una troia, C!”
Io ovviamente scherzavo e mi riferivo a quel contesto.
La risposta fu spiazzante:
“finalmente ci sei arrivato eh?! Del resto solo le persone intraprendenti riescono a comprendere le attitudini particolari di alcune persone e alcune coppie”
La cosa finì in risate e battute ma quel tarlo C me lo aveva instillato…
Le cose continuarono su quel tenore fra C e me per qualche giorno ancora.
Lei mi raccontava particolari della loro relazione
particolare
, mentre io meno prosaicamente la immaginavo impalata sul mio cazzo sulla scrivania dell'ufficio di P che osservava la scena seduto.
Incontravo P e C la mattina al bar, ma da nessuno dei tre tradiva un minimo segno di imbarazzo davanti agli altri.
Finché un piovigginoso pomeriggio di marzo mentre uscivo dall'ufficio un clacson e poi la voce di C mi dice
...hai bisogno di un passaggio alla macchina?
.
Mi giro e riconosco la macchina di P, e la voce di C che dal sedile del passeggero con il finestrino abbassato mi fa cenno di salire in auto sul sedile posteriore.
Accetto il passaggio al parcheggio aziendale, situato poco distante in un'area poco illuminata.