Teresa si racconta
by felixcuckGesehen: 1176 Mal Kommentare 7 Date: 13-02-2021 Sprache:
Sono sola sul letto, il mio sguardo si posa sullo strano lampadario vintage stile anni ’70, ah si ora ricordo, mia nonna ne aveva uno simile nella sua camera da letto matrimoniale, la nonna …. A volte penso chissà se le persone che non ci sono più vedono quello che stiamo facendo noi ancora vivi, spero di no perché mi vergognerei come una ladra. Sono nuda sul letto matrimoniale, cerco di guardarmi il pube, ma il seno anche se un po’ appiattito mi impedisce di vedere quella “cosa” che mi riempie completamente. Alzo un po’ la testa per vedere … niente ho i polsi legati con due cinture fissate alla testiera del letto che mi tengono le braccia spalancate e mi impediscono di muovermi e di guardare. Cerco di girarmi un po’ sul lato, ma appena muovo il bacino sento una scarica di calore al basso ventre. Che strana sensazione in parte piacevole e in parte fastidiosa vorrei poter toccare quella “cosa” per spostarla, ma sono bloccata, posso solo muovere le gambe, appena lo faccio mi sale su e mi arriva una scarica elettrica in tutta la zona bassa. Mi rilasso, cerco di stare ferma, mi godo la sensazione di riempimento, spero che Roberto si sbrighi a fare la doccia e venga presto a liberarmi da questa tortura. Mento a me stessa pensando che in fondo non è molto grave quello che sto facendo. Si perché questa non è la mia camera matrimoniale e Roberto non è mio marito. Povero, lui è li nel suo studio che lavora, mentre io… lasciamo stare, tanto se lo merita, glielo avevo detto che non esiste solo il lavoro, che avevo bisogno della sua presenza, non mi bastano le poche ore della domenica insieme per sentirmi ancora viva, per sentirmi amata e importante. Lui no non capisce, si alza presto la mattina, un caffè, un bacio veloce e via fino a sera, giorni, mesi, anni, mi sono raffreddata, non provo più ciò che provavo un tempo, mi dispiace. Con Roberto è diverso, l’ho conosciuto per caso accompagnando nostra figlia a nuoto, due volte la settimana, mi mettevo sugli spalti intenta chattare con le mie amiche, lui si sedeva vicino a me e cominciava a parlarmi interrompendo le mie attività social, la cosa mi infastidiva inizialmente, ma alla fine aspettavo solo il momento che si avvicinasse per parlarmi. Ed eccomi qui ora sul suo letto nuda, dentro di me c’è una cosa che lui mi ha messo li sotto che non ho neanche visto. Appena entrata a casa sua gli ho gettato le braccia al collo lasciando che mi baciasse, adoro sentire la sua lingua rovente che mi entra nella bocca e ne esplora ogni angolo. Abbiamo solo due ore per noi oggi, ho lasciato che mi spogliasse tutta in velocità, lasciandomi solo con le calze autoreggenti che gli piacciono tanto (le metto non solo per lui). Mi ha distesa sul letto in modo rude e sbrigativo e mi ha legata alla testiera con due sue cinture, è sceso con la testa cominciando a baciarmi la pancia e poi sempre più giù. Sentivo il calore scendere dal seno verso la micina, che sensazione meravigliosa. Con la punta della lingua mi leccava, prima sopra e poi dentro, più volte, sentivo l’ostrica schiudersi e prepararsi a sentirlo dentro, lo volevo, subito. Invece si è alzato ha preso un suo maglioncino e me lo ha appoggiato sul viso. Il maglione aveva il suo odore, il suo profumo che mi fa impazzire e che ogni volta mi fa tornare, lui intanto armeggiava con un sacchetto di carta, ne sentivo il rumore, ma non vedevo cosa stava facendo. Con dolcezza mi ha allargato le gambe, ho sentito un rumore come di una pernacchietta ed un liquido gelato è colato sulla passera facendomi gridare, la sua mano ha cominciato a spalmare l’olio freddo sulle grandi labbra e di colpo senza che me l’aspettassi mi ha infilato dentro il pollice. Continuando la tortura mi ha accarezzato più giù con le dita libere è arrivato all’ano. Cosa fai no lì l’ho implorato. Senza ascoltarmi ha continuato, ed aiutato dal liquido lubrificante mi ha infilato una falangetta dell’indice nel buchetto, si è fermato qualche secondo mentre stavo quasi per svenire, poi ha premuto fino a che tutto l’indice è entrato. Ero piena. Lui si è messo a giocare con le due dita infilate una davanti ed una dietro usandole come una pinza mentre una vera e propria scarica elettrica mi pervadeva il corpo. Ti prego togli la mano ed entra gli dicevo. Mi ha ascoltata, ma solo quando ha voluto lui, mi ha liberata da quella morsa ed ha preso “la cosa” dura e morbida allo stesso tempo, anch’essa fredda, ma tanto ero caldissima li sotto e stavolta la sensazione di fresco era puro piacere. Non so cosa fosse anche se lo immagino, di nuovo ho sentito appoggiarsi qualcosa sulla vulva e nell’ ano contemporaneamente, egli ha premuto con studiata lentezza fino a che mi sono sentita riempire completamente davanti e dietro. Roberto si è portato verso di me mi ha tolto il maglioncino dal viso, si è chinato e mi ha baciata mentre a piene mani mi stringeva il seno, con la “cosa” li sotto che mi faceva impazzire. Ho risposto ai suoi baci leccandogli le labbra nella speranza che si togliesse quei maledetti jeans che ancora indossava, invece si è alzato dicendo sorridendo vado fare la doccia, tu non muoverti...che bastardo. Eccolo sta tornando, finalmente è nudo, mmm è proprio bello, anche se senza pantaloni si vede un po’ di pancetta, che poi a me piace, e mi piace sentire la sua pelle nuda sulla mia, lui è duro (non solo lì hi hi) la sua pelle è morbida, ma il suo contatto è virile, mi piace sentire il suo peso su di me e le sue braccia che mi bloccano, anche se oggi non serve perché sono legata. Si inginocchia sopra di me per togliere le cinture e liberarmi, finalmente, così facendo il suo pene ancora piccolino è a due centimetri dalla mia bocca, non resisto, mentre armeggia sulla testiera glielo bacio, e glielo lecco. Ed ecco la magia che adoro, mentre avvolgo le mie labbra sul suo amichetto, lo sento ingrandirsi mmm mi fa impazzire questa cosa di voi maschietti. Stavolta sono io che lo torturo succhiando prima piano e poi veloce, ancora piano. Roberto si è fermato, ho ancora un braccio bloccato, rido, possibile che voi maschi non riuscite a fare due cose contemporaneamente. Lascio che finisca di liberarmi e si china a baciarmi in bocca mischiando così il sapore delle nostre bocche e del suo sesso. Non c’è più molto tempo, mi toglie la “cosa” dalla micina e dall’altro buco, mentre mi irrigidisco, perché non voglio venire, non subito. Finalmente mi sale sopra, siamo pronti, eccitati, innamorati, entra dolcemente e facilmente tanto sono aperta, mi circonda la testa con le braccia e mi bacia mentre avvinghio la sua schiena con le gambe per farlo entrare tutto, a fondo, vorrei sentirlo dentro con tutto il corpo non solo con il pene. Stiamo arrivando insieme, se si ferma lo uccido, mi grida ti amoooo mentre scarica tutta la sua potenza dentro di me, gli rispondo anch’io, sono pronta e voglio farlo nello stesso momento, mi lascio andare e raggiungo il cielo. Adesso inizia la corsa, vado in bagno, mi sistemo i capelli, il rossetto che ormai è sparito, infilo mutandine e reggiseno, torno a baciare Roberto e via di corsa a casa, ho giusto il tempo per andare a prendere Rossella che stava facendo i compiti dalla sua amica. In macchina lei è un fiume di parole mentre io sono immersa nelle mie sensazioni e nei miei sensi di colpa. Prego solo che stasera a mio marito non vengano strane idee perché sono talmente stanca e appagata che proprio non ce la potrei fare nemmeno a fingere, farò in modo di dimenticare le calze appese in bagno e le mutandine nel cestone, tanto lo so che quando lui vedrà le autoreggenti non saprà resistere come al solito e si trastullerà da solo.